Consigli per gli Acquisti

Consigli per Acquisti: Notizie, Recensioni sul mondo degli Acquisti, dei Consumi e dello Shopping Online.

lunedì, maggio 22, 2006

Vacanze in Puglia: Prenotare ed Organizzare le Vacanze in Puglia grazie a Pugliamia.net


E' da pochi giorni online ed è già grande successo per il sito internet www.pugliamia.net il portale della Puglia con notizie, informazioni e raccolta di siti internet sulla Puglia.

Il portale si rivolge principalmente a due categorie di utenti: ai pugliesi residenti ed ai turisti che vorrebbero visitare la regione e che non sanno da dove cominciare ad organizzare le proprie vacanze in Puglia.

Ai pugliesi il sito offre notizie aggiornate, il meteo, una directory ed un motore di ricerca con cui trovare le proprie informazioni sulla Puglia.

Ai turisti ed a tutti coloro che vorrebbero scoprire la regione nelle sue bellezze e meraviglie Pugliamia.net offre una sezione dedicata al Turismo in Puglia cui è possibile scoprire:

- Hotel e Alberghi della Puglia
- Villaggi Turistici della Puglia
- Case Vacanza della Puglia
- Bed and Breakfast in Puglia
- Musei della Puglia
- Agriturismi della Puglia
- Eventi in Puglia (Notizie ed appuntamenti da non perdere)
- Guida alle Vacanze in Puglia
- Guida al Turismo in Puglia con i posti più belli da vedere
- Consigli e suggerimenti di altri turisti che hanno soggiornato in Puglia

Il portale, raggiungibile all'indirizzo internet www.pugliamia.net racchiude così in un solo sito internet tutte le informazioni e le risorse online della Puglia diventando così un punto di partenza indispensabile per tutti i pugliesi e gli amanti della Puglia.

mercoledì, maggio 10, 2006

Acquisti Online dell' Italia secondo eBay


Quali sono gli oggetti più comprati e quelli più venduti in ciascuna delle regioni italiane? eBay.it apre le sue porte e lo racconta. Il risultato? Un’immagine allegra, variegata e curiosa delle abitudini degli italiani nel commercio on-line.

Grazie al suo punto di osservazione privilegiato sull’ ecommerce del nostro Paese, eBay.it, ha portato alla luce le abitudini di acquisto e di vendita, suddivise per regione, degli oltre 3 milioni di utenti italiani registrati sul sito.

Chi pensa che eBay sia solo il paradiso dei collezionisti e il sancta sanctorum degli oggetti incredibili dovrà ricredersi; i risultati dell’analisi raccontano un’Italia con tante passioni e dimostrano come su ebay.it si compri e si venda davvero di tutto.

Se in tutta la nazione si effettuaano acquisti online di cellulari ed abbigliamento e si vendono DVD (con una passione per i film internazionali), accessori per cellulari e per macchine digitali, dando uno sguardo più attento possiamo scoprire alcune cose molto divertenti.

In Veneto si comprano, più che in ogni altra parte d’Italia, prodotti di erboristeria e si vende vino locale; in Liguria si acquistano prodotti per l’ufficio e si vendono creme solari.

Gli utenti della Sardegna comprano vini rossi italiani e manuali di elettronica mentre quelli della Lombardia acquistano orologi da polso, fotocopiatrici e vendono pigiami e camicie da notte, più di quanto non si faccia nelle altre regioni.

In Calabria si vendono tanti abiti da sposa e, a giudicare dai numeri dell’indagine, le acquirenti migliori sono le friulane, che più di tutte le altre italiane, acquistano su eBay.it il vestito per il loro matrimonio.

Gli umbri amano gli accessori per radio d’epoca e grammofoni, mentre in Basilicata, tra gli oggetti più comprati, si trovano gli attrezzi per il giardinaggio; i pugliesi vendono mediamente più degli altri italiani pannolini per bambini e accessori per gli scooter; al Molise spetta invece il primato nell’acquisto di telecomandi e trattamenti per la caduta dei capelli; musicali gli oggetti più venduti in Abruzzo, chitarre classiche, e nelle Marche, batterie.

Il Piemonte ha il record di periferiche per PC acquistate, invece all’Emilia Romagna spetta quello della frutta fresca e in vaso; in Valle d’Aosta vengono comprati soprattutto giocattoli, mentre i siciliani vendono occhiali da vista e acquistano piccoli elettrodomestici.

Il Trentino Alto Adige compra soprattutto pancetta, salame e porchetta, mentre la Toscana scarpe da uomo ed accessori per la tavola; gli utenti campani vendono lampadari, luci da esterno, campanelli e citofoni mentre quelli del Lazio impazziscono per le Vhs di documentari.

Una classifica che offre un’immagine variegata e curiosa del nostro Paese, così la commenta Paolo Levoni, Responsabile Marketing di Categoria di eBay.it: “Questa analisi evidenzia sia la passione degli italiani per esperienze di ecommerce diverse, sia la forza di eBay.it che con oltre 3.500 categorie mercelogiche offre occasioni di acquisto personalizzate e sempre soddisfacenti.

La continua crescita delle offerte disponibili sul sito e degli acquisti online testimonia come il commercio on-line stia divenendo un’abitudine sempre più frequente per gli italiani; basti pensare che, per fare qualche esempio, su eBay.it si vende una fotocamera digitale ogni 6 minuti, un DVD ogni 45 secondi e un oggetto di moda ogni 12 .”

Farmaci Generci: "Dov'è la differenza? Nel prezzo"


Prende il via in Liguria la campagna "Dov'è la differenza? Nel prezzo" per la diffusione del farmaco generico. Gli oltre 500 farmacisti liguri, riuniti nell'unico marchio di Farmacia Amica, in collaborazione e con il sostegno della Regione Liguria per tutto il mese di maggio avranno come obiettivo comune diffondere in maniera capillare e puntuale la cultura del farmaco generico.
A tutti i clienti delle farmacie dislocate sul territorio sarà distribuito un opuscolo informativo sul farmaco equivalente, sulla sua efficacia e i suoi vantaggi e i farmacisti spiegheranno ai cittadini i vantaggi del farmaco equivalente.

In Liguria il consumo dei farmaci equivalenti è aumentato, passando dal 21,7% del 2004 al 27,2% del 2005 e l'incidenza della spesa per i farmaci generici sul totale della spesa farmaceutica è passata dal 10,44% del 2004 al 13,7% del 2005 tutto ciò però non ha determinato una diminuzione della spesa farmaceutica complessiva netta che è cresciuta passando da € 93.051.739 dei primi tre mesi del 2005 a € 100.891.059 del 2006, un aumento cioè dell'8,42%.

Secondo uno studio della comunità europea se l'utilizzo dei farmaci equivalenti fosse incrementato si potrebbe arrivare ad un risparmio sulla spesa farmaceutica dall'attuale 27% fino al 48%.

Come dimostra una recente indagine di Federfarma secondo la quale il 50% dei cittadini rifiuta ancora la sostituzione. Solo in alcuni casi il farmaco generico ha superato quello griffato in numero di confezioni vendute: come per il Tavor, superato dal suo principio attivo, il Lorazepram.

Secondo Federfarma ancora molto può essere fatto, a cominciare dall'intervento sulla durata dei brevetti, in Italia molto più lunghi rispetto al resto d'Europa, dall'estensione della sostituzione, da parte dei farmacisti, anche a medicinali con principio attivo diverso, ma con la stessa efficacia terapeutica, fino all'introduzione dell' obbligo dell'indicazione del principio attivo sulle confezioni di medicinali senza obbligo di ricetta medica.

martedì, maggio 09, 2006

Italiani a Dieta: Meno Grassi Sulle Tavole


Nel 2005 -segnala la Cia- la diminuzione degli acquisti è stata del 3,8 %, mentre negli ultimi cinque anni il calo ha superato il 15 %. In crescita le vendite degli oli d'oliva a denominazione d'origine e quelli biologici.

Gli italiani, in lotta con la bilancia, sempre alla ricerca del peso forma e anche costretti alle diete anti-colesterolo, cambiano le abitudini alimentari e gli effetti si fanno sentire: a tavola, praticamente, scompaiono i grassi. E così nel 2005 diminuiscono i consumi di margarina (meno 7,4 per cento), di burro (meno 3,7), di olio di semi (meno 3,5 per cento) e, in misura minore, di olio d'oliva (meno 0,6 per cento).

E' quanto emerge da un'indagine della Cia-Confederazione italiana agricoltori la quale evidenzia che nello scorso anno per questi prodotti il calo complessivo è stato del 3,8 per cento; calo che è proseguito nei primi tre mesi del 2006. Sta difatto che negli ultimi cinque anni la flessione nella voce "olio e grassi" è stata pari al 15 per cento.

Nel 2005 la spesa domestica complessiva delle famiglie per gli oli e i grassi è stata pari a 1,95 miliardi di euro. La "parte del leone" è fatta dall' olio d'oliva con oltre 1,45 miliardi. Per il burro sono stati spesi 242 milioni di euro, per l'olio di semi 228 milioni di euro, per la margarina appena 30 milioni di euro.

Il primo trimestre di quest'anno -avvertono gli agricoltori - è stato, tuttavia, il periodo che ha segnato una "debacle" per questi prodotti. Rispetto all'analogo trimestre del 2005, la margarina ha fatto registrare un crollo del 18,5 per cento, mentre l'olio di semi e quello di oliva hanno avuto una flessione, rispettivamente, del 13,2 e del 1,4 per cento. I consumi di burro, invece, sono rimasti invariati.

Se, però, si va ad analizzare l'andamento dell'ultimo quinquennio, si ha -fa notare la Cia- un quadro molto chiaro sul mutamento delle abitudini a tavola da parte degli italiani. La margarina ha avuto una diminuzione del 25 per cento, il burro dell'11 per cento, l'olio di semi del 17 per cento, mentre l'olio d'oliva non ha fatto registrare sensibili cambiamenti.
Per quanto riguarda quest'ultimo prodotto, c'è da rilevare una crescita nei consumi degli oli d'oliva a denominazione d'origine (più 8,2 per cento) e di quelli biologici (più 36 per cento), i quali però rimangono ancora su livelli alquanto contenuti.

Gli agricoltori evidenziano che tutte le tipologie di oli di semi hanno avuto, nell'arco degli ultimi cinque anni, un calo costante: girasole (meno 7,3 per cento), arachide (meno 9 per cento), semi vari (meno 18 per cento). Per l'olio di mais e di soia è stato un vero e proprio crollo: meno 22 per cento per il primo e meno 45 per cento per il secondo. A tal proposito la Cia mette in risalto il fatto che nel 2000 erano gli oli di semi più consumati rispetto a quelli di oliva. L'inversione di tendenza c'è stata nel 2004. Ora abbiamo una situazione diametralmente opposta a cinque anni fa: l' "extravergine" ( per il quale ci sono 37 riconoscimenti Dop e Igp da parte dell'Unione europea) rappresenta il 44,2 per cento dei consumi italiani di oli e grassi, mentre l'olio di semi arriva al 32,5 per cento.

Un cambiamento che evidenzia come è cresciuta negli italiani l'attenzione per la dieta e per la salute, privilegiando un prodotto come l'extravergine d'oliva che ha avuto numerosi attestati scientifici e medici nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. La confederazione ricorda che nel nostro Paese si consuma più olio di oliva nel Sud, dove nel corso del 2005 ne è stato acquistato il 38 per cento del totale, mentre Centro e Nord si dividono il resto, rispettivamente, con il 29 e il 33 per cento.

Il consumo di burro è invece a vantaggio delle regioni settentrionali con il 60 per cento del totale; il 22 per cento spetta al Centro e il 18 per cento al Mezzogiorno. Gli acquisti di burro -sottolinea la Cia- vanno però diminuendo in tutte le aree ad un tasso medio annuo del 3 per cento nel Centro-Nord e del 2 per cento nel Sud. Per quanto concerne la margarina, i principali consumatori sono gli abitanti delle regioni meridionali che hanno acquistato più della metà di questo prodotto. Negli ultimi cinque anni -conclude la Cia- le spese per la margarina sono diminuite di circa il 40 per cento nel Nord, del 23 per cento nel Centro e del 12 per cento nel Mezzogiorno.

Fusione Autostrade-Abertis: "Meglio una Moratoria"


Il Movimento Consumatori: “E’ opportuna una moratoria”

La fusione fra l'italiana Autostrade e la spagnola Abertis crea sconcerto tra i cittadini e consumatori. I motivi sono numerosi e comunque è curioso che si annuncino decisioni di questo tipo proprio quando non c'è un governo in carica con pieni poteri e, infine, è deprecabile che nella costituenda società mista, la cui sede è prevista a Barcellona, "Schema 28" (holding cui Autostrade S.p.A. appartiene di fatto) sia destinata ad avere solo una esigua quota di minoranza.

Il Movimento Consumatori teme che gli automobilisti italiani possano subire, in caso di fusione, maggiori vessazioni, come aumenti ingiustificati e ancor più carente manutenzione della "rete". Le dichiarazioni di Gamberale, già A.D. della Società Autostrade, punito per questo con un provvedimento sanzionatorio di cui in Italia non si ricordano precedenti, rafforzano ancora di più le tesi dell'associazione.

L'associazione chiede che ogni decisione sull'operazione in corso venga rinviata "sine die" e che non venga convocata dal Consiglio di Autostrade l' assemblea dei soci che dovrebbe deliberare la fusione annunciata, sia pur tra le righe, il 5 aprile scorso da Gros-Pietro, presidente di Autostrade S.p.A.

Questo, almeno fino all'insediamento del nuovo governo ed alla costituzione di una apposita commissione di garanzia (Ministeri competenti, Anas, associazioni consumeriste),chiamata ad esprimere un parere consultivo su tutta l'operazione

Affitti Casa: Rincari del 116%


Affitti, dal 1993 rincari del 116%. Inchiesta del Sole 24 Ore. Codacons: "Interventi mirati"


Dal 1993 al 2005 i canoni di affitto di un appartamento medio di 100 metri quadrati commerciali sono cresciuti in media del 116%, il triplo dell'inflazione registrata nello stesso periodo. Lo rileva Il Sole 24 Ore che ha oggi pubblicato un inchiesta sui dati di Scenari Immobiliari.

L'indagine ha riguardato i capoluoghi di provincia negli ultimi dodici anni. Sul podio delle città più care Rimini (+287%), Bolzano (+270%), Cuneo (+248%), Pesaro (+235%) e Ravenna (+34%). Le città che hanno invece registrato gli incrementi di canone minori sono Avellino (+27%), Agrigento (+35%) e Cagliari (+39%).

"Un vortice di aumenti pericoloso - commenta il Codacons in una nota - contro il quale occorre intervenire con provvedimenti mirati a calmierare i canoni di locazione e sostenere le famiglie che non dispongono di un immobile di proprietà".

Per il presidente dell'associazione Carlo Rienzi sono "Due sono le proposte: serve innanzitutto incentivare i proprietari delle abitazioni affinché questi abbassino le tariffe degli affitti La prima mossa da fare in tal senso è esonerare dal pagamento dell'Ici coloro che affittano le case ad equo canone. Occorre inoltre sanzionare pesantemente chi affitta in nero, spesso approfittando dello stato di necessità di studenti e giovani, fissando canoni stratosferici e illegali".