Consigli per gli Acquisti

Consigli per Acquisti: Notizie, Recensioni sul mondo degli Acquisti, dei Consumi e dello Shopping Online.

martedì, febbraio 28, 2006

Crac Parmalat: A Milano il Nuovo Processo


Inizia domani, 1 marzo, a Milano il nuovo processo Parmalat contro tredici dirigenti di grandi banche e società di gestione (Citigroup, Deutsche Bank, Morgan Stanley, Nextra e UBS). Altroconsumo sarà dentro e fuori il processo: all'interno con la rappresentanza di risparmiatori coinvolti nel crac, all'esterno, manifestando visibilmente solidarietà ai risparmiatori traditi.

Sono passati infatti oltre 26 mesi dall'esplosione della vicenda Parmalat e i risparmiatori coinvolti aspettano ancora di vedere i risarcimenti per le somme investite e fatte evaporare dal gruppo di Collecchio .Tutto ciò - denuncia Altroconsumo - è stato possibile grazie soprattutto alla lentissima macchina politica che ha portato ad avere una legge sul risparmio incompleta, tardiva e indifferente all'istituto della class action.

In conclusione Altroconsumo (www.altroconsumo.it) consiglia di diffidare da chi consiglia la costituzione di migliaia di parti civili sollecitando in tal senso i singoli consumatori: "questo va a vantaggio di chi vuole allungare i tempi dell'iter giudiziario senza alcun vantaggio concreto per i singoli".
Altroconsumo ricorda il numero verde 800.194.491 a disposizione di tutti i risparmiatori che volessero aderire alla causa civile per i risarcimenti individuali, in partenza a breve.

Servizi Telefonici Non Richiesti: Consigli e Modulo di Contestazione


Adiconsum ha predisposto un Memorandum per i consumatori e un Fac-simile di lettera di contestazione da utilizzare in caso di addebito di un servizio non richiesto sulla bolletta telefonica. L'iniziativa arriva a seguito delle tante denunce dell'associazione e la recente pronuncia del Garante della privacy ed in attesa di una pronuncia dell'Autorità per le garanzie delle comunicazioni.

Sono cinque i punti del Memorandum dei consumatori:
È un tuo diritto non pagare servizi non richiesti.

ll tuo silenzio non può essere considerato consenso.
Il consenso per l'attivazione di un nuovo servizio deve essere rilasciato solo dal titolare dell'utenza. Non ritirare pacchi non richiesti e di dubbia provenienza.
Non dare la tua adesione alla richiesta del call-center di registrare la telefonata, perché potrebbe essere utilizzata contro di te.

In caso di addebito sulla bolletta telefonica di un servizio non richiesto, l'associazione consiglia di pagare la bolletta utilizzando un nuovo bollettino postale escludendo il costo del servizio contestato e di inviare una lettera di reclamo contestando l'addebito del servizio all'azienda telefonica e per conoscenza ad un'associazione consumatori, all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e al Garante per la protezione dei dati personali.

Qualora si verificasse una interruzione della linea Adiconsum ricorda che il cittadino ha diritto ad un risarcimento; in questo caso è opportuno ricorrere ai Corecom regionali (gli indirizzi sono sul sito dell'Autorità per le comunicazioni) o attivare la procedura di conciliazione tramite le associazioni consumatori. In assenza di un risultato puoi rivolgerti al giudice di pace.

Per scaricare il fac-simile della lettera di contestazione di servizi telefonici nn richiesti vai su:
www.adiconsum.it/Dossier/Telefonia/Decalogo%20servizi%20non%20richiesti/Documenti/lettera%20di%20contestazione%20servizi%20non%20richiesti.pdf

lunedì, febbraio 27, 2006

A Firenze Frutta e Verdura a Prezzi Bassi


Un mercato dove acquistare frutta e verdura a prezzi super convenienti. E' quello che sarà possibile ai cittadini di Firenze, anziani in primis, dalla prossima settimana, esattamente da venerdì 3 marzo, grazie al "Mercato delle opportunità". Obiettivo dell'iniziativa è dare la possibilità anche a chi ha problemi ad arrivare alla fine del mese di acquistare e consumare alimenti assolutamente necessari per una corretta alimentazione, come appunto i prodotti ortofrutticoli.

L'iniziativa realizzata dall'assessorato alle politiche sociosanitarie del comune di Firenze è resa possibile grazie all'accordo con la Mercafir e i grossisti che operano nel mercato ortofrutticolo di Novoli questo sistema di vendita sperimentale di frutta e verdura a prezzi molto convenienti.

In concreto saranno venduti prodotti di qualità controllata e certificata, che per la logica di mercato attuale basata più sull'immagine che sulla sostanza considera di minor valore soltanto perché sono più piccoli, oppure una forma non regolare, di colore non omogeneo e via dicendo. Si tratta quindi di frutta e verdura con le stesse caratteristiche organolettiche, della medesima qualità, spesso anche più saporite rispetto a quelle definite di prima categoria, che però sovente finiscono per essere gettate. E non si tratta di quantità limitate di prodotti, ma centinaia e centinaia di chilogrammi.

Per quanto riguarda la modalità della vendita, questa sarà effettuata esclusivamente a confezioni (cassette, sacchetti e via dicendo) e non viene garantita la scelta su tutti i prodotti dell'ortofrutta: saranno disponibili quei prodotti che ogni giorno rappresentano la migliore opportunità per convenienza e qualità.

Stop ai Servizi di Telecomunicazione Non Richiesti


Vietato intestare schede telefoniche prepagate a clienti ignari o attivare senza precisa richiesta segreterie o altri servizi, come la selezione automatica dell'operatore telefonico o linee Internet veloci. I gestori telefonici devono mettere in atto procedure per verificare tempestivamente le anomalie e vigilare sull'operato dei rivenditori e dei call center.

È quanto prevede il provvedimento reso noto oggi dal Garante per la protezione dei dati personali, che è intervenuto a tutela di utenti e abbonati telefonici, imponendo a gestori telefonici e agli altri operatori di comunicazione elettronica le regole da rispettare per evitare comportamenti illeciti e non andare incontro a sanzioni, anche di tipo penale.

Numerose in questi anni sono state le segnalazioni giunte al Garante per la privacy: spesso i casi hanno riguardato l'attivazione a nome di un cliente ignaro, che aveva chiesto una sola scheda, di altre schede telefoniche (anche centinaia). Altri casi frequenti segnalati al Garante riguardano l'attivazione indebita del servizio di selezione automatica dell'operatore o di altri servizi non richiesti, come la segreteria telefonica, tariffe telefoniche speciali, linee di navigazione veloce in Internet.

Queste di seguito sono le principali prescrizioni del Garante:

- attivazioni multiple di schede. Gli operatori telefonici devono mettere in atto procedure per rilevare tempestivamente intestazioni multiple di schede a una medesima persona: quando le intestazioni siano superiori a 4 (per le persone fisiche) e a 7 utenze (per le società) l'operatore dovrà chiedere espressa conferma all'intestatario;

- attivazione di servizi non richiesti. Non si possono attivare servizi senza espressa volontà degli interessati. Le persone vanno contattate solo se hanno manifestato un preventivo consenso a ricevere chiamate e comunicazioni promozionali. Gli addetti ai call center dovranno spiegare agli interessati da dove sono stati estratti i dati personali che li riguardano. Deve essere, inoltre, immediatamente registrata e rispettata la volontà di non ricevere il servizio e la eventuale contrarietà all'uso dei dati;

Identificabilità dell'incaricato. Operatori telefonici, di comunicazione elettronica e call center dovranno controllare, anche a campione, l'attività di rivenditori e incaricati, anche allo scopo di rintracciare immediatamente chi materialmente abbia effettuato l'attivazione indebita.

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ha subito appoggiato il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali. Secondo l'associazione, "con questo provvedimento, che rappresenta una delle prime vere risposte concrete delle Autorità garanti a un problema divenuto ormai insostenibile, il Garante ha scelto la linea dura contro l'attivazione di servizi telefonici non richiesti dagli utenti".

"Ci aspettiamo ora un adeguamento immediato da parte di Telecom e degli altri operatori di telefonia - ha commentato il Presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) Antonio Longo - In caso contrario utilizzeremo il provvedimento reso noto oggi dal Garante per la privacy come strumento per tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti".

L'apprezzamento per la posizione del Garante, contro tutti i servizi telefonici che vengono attivati senza alcuna richiesta, arriva anche da Paolo Landi, segretario generale Adiconsum che spiega: "Non siamo più ai disservizi, ma a politiche commerciali aggressive illegali che mettono in grave disagio giovani e anziani e che comportano il più delle volte esborsi rilevanti del tutto ingiustificati".

"Vogliamo auspicare" - conclude Landi - "che l'Autorità preposta al settore della telefonia prenda adeguati provvedimenti e, così come furono sanzionati a suo tempo gli OLO per i numeri a valore aggiunto, sanzioni tutti quegli operatori, a partire da Telecom, che hanno fatto degli addebiti in bolletta per servizi non richiesti una politica commerciale: sono difatti centinaia e centinaia le persone che si rivolgono alle sedi Adiconsum per avere ricevuto un modem senza avere un computer o che ricevono lettere di felicitazioni per abbonamenti mai richiesti".

Secondo Roberto Barbieri, Movimento Consumatori: "Questo intervento a tutela degli utenti e degli abbonati telefonici rafforza una prescrizione contenuta nel Codice del Consumo (prescrizione a norma di legge sul divieto di fornire servizi non richiesti) e rappresenta un ulteriore passo in avanti per la tutela dei consumatori nel campo della telefonia, dove il problema è particolarmente sentito dagli utenti sempre più spesso costretti a pagare servizi attivati arbitrariamente dalle compagnie telefoniche".

Federconsumatori ed Adusbef hanno affermato: "Si tratta di una importante decisione che finalmente "impegna gli operatori" a mettere in atto concrete iniziative a tutela dei consumatori. Dinanzi alla decisione del Garante per la Privacy contrasta ancor di più l'atteggiamento "morbido ed attendista" mostrato finora dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nel garantire la tutela dei diritti dei consumatori.

Aviaria, Altragricoltura: "Lo temevamo"


(Ndr. I pericoli di diffusione dell'aviaria citati nell'articolo non si riferiscono a contagi diffondibili tramite la carne dei volatili ma tra volatili e volatili: a tutt'oggi la scienza ci assicura che l'aviaria non si diffonde mangiando carne cotta.)

"Già da ottobre dello scorso anno era necessario varare un piano di biosicurezza serio anche in Italia". E' il commento di Altragricoltura alla notizia che è stato proprio il virus H5N1 "altamente patogeno" a provocare la morte dei tacchini in un allevamento dell'Ain (dipartimento della Francia centrorientale).

Il virus H5N1, come si temeva - afferma l'organizzazione - è entrato dal portone grande della filiera avicola industriale europea colpendo gli animali più sensibili: i tacchini. Si sapeva fra i professionisti del settore, infatti, che i tacchini sono da sempre il ricettacolo più appetibile per il virus influenzale avicolo, lo era già stato nel 1999 e poi nel 2002 nel Veneto, nel 2003 in Olanda.

Secondo Altragricoltura sin da ottobre era necessario alleggerire il numero di capi negli allevamenti e puntare a una ridistribuzione del carico di animali nel territorio nazionale in modo più gestibile, dal punto di vista della biosicurezza,di quanto la filiera avicola italiana possa attualmente garantire.

In questo momento in cui le lobbyes del settore avicolo nazionale esprimono la massima pressione sul governo, sulle regioni e sui consumatori a difesa del comparto e che sono materialmente riuscite a portare casa dei risultati concreti dire che bisogna ulteriormente elevare i livelli di sicurezza è sicuramente poco simpatico.

La paura di questo virus è giustificata - prosegue la nota - ancor più nella misura in cui travalica le difese delle filiere industriali avicole e viene a contatto con gli animali allevati che per modo, quantità, specie, rappresentano un potenziale non solo di espansione e quindi di sviluppo del virus con danni materiali enormi, ma ancor peggio crea le condizioni ideali per la temutissima sua evoluzione verso un nuovo ceppo capace di contagiare le altre specie animali fra cui potenzialmente anche gli uomini.

Tre punti - secondo l'organizzazione - non possono essere ignorati dai decisori politici nazionali e regionali:

- il virus H5N1, non solo è efficace e quindi molto temibile dal punto di vista patogeno, ma ha la caratteristica di essere persistente nel tempo e quindi una volta raggiunta una zona resta presente per anni. In Europa e in Italia quindi, purtroppo, ne parleremmo ancora per anni.
- è un errore grave sopravvalutare il pericolo pandemico ma è criminale sottovalutarlo non solo dal punto di vista epidemiologico, ma anche delle conseguenze economiche che avrà nel comparto avicolo e della tenuta futura delle attuali filiere.
- è vero che le bugie hanno le gambe corte. Il caso francese ha messo la parola fine alla panzana che sono gli allevamenti rurali o biologici il vero potenziale pericolo di infezione del virus H5N1.
Questa infatti è la pietosa bugia messa in piedi ad arte dai lobbisti industriali avicoli di tutta Europa che a titolo precauzionale avevano fatto rinchiudere gli allevamenti biologici in quasi tutta Europa.

Il bisogno di una programma serio e innovativo - conclude Altagricoltura - per il rilancio di un settore importante come quello avicolo, non potrà certo essere soddisfatto da un governo morente come quello di Berlusconi, ma è sicuramente la prima grossa questione che il nuovo governo sarà chiamato ad affrontare perchè il virusH5N1 ha tutta l'aria di non perdonare gli impreparati.

Sicurezza Alimentare: Raccolta firme per vuoto a rendere


Sono già quasi tremila (di cui oltre seicento tramite il web) le firme raccolte da Fare Verde in favore della introduzione del vuoto a rendere nei prodotti per i neonati.
In tutta Italia i gruppi di Fare Verde stanno continuando la mobilitazione per sostenere una richiesta che trova consensi crescenti. L'elenco delle associazioni e istituzioni che hanno già aderito all' appello si fa sempre più numeroso e qualificato, a riprova che il problema sollevato è reale ed avvertito, anche se spesso sottaciuto.

A conferma della necessità , è dei giorni scorsi la notizia, di un nuovo sequestro di confezioni di prodotti imballati nel Tetra Pak al cui interno è stata rinvenuta la presenza di ITX. Si tratta di due campioni di latte per bambini, appartenenti a lotti sequestrati a Crotone. I campioni che Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente della Calabria) sta analizzando, circa venti, sono stati sequestrati nell'ambito della indagine nazionale.

Fare Verde, nel sottolineare la enorme mole di lavoro a cui vengono sottoposte le strutture pubbliche e la grave assenza di una Autorità nazionale per la sicurezza alimentare che coordini e surroghi le latitanze della EFSA, ribadisce come le uniche strade per garantire nell'immediato la sicurezza dei cittadini siano il ritiro totale dei lotti oggetto di verifica (al momento infatti i ritiri delle confezioni contaminate avvengono soli sui singoli lotti di cui le confezioni esaminate risultano essere contaminate).