Pubblicità Televisiva? Verso la fine...
Gli inserzionisti su Internet ed i professionisti del marketing hanno un messaggio per i network televisivi: tenetevi pronti a cambiare il modo in cui lavorate.
Mentre la pubblicità in Rete raccoglie una quota maggiore dei budget di marketing e le agenzie pubblicitarie ritagliano spot studiati apposta per un nuovo medium in cui l'attenzione può durare pochi secondi, le reti televisive dovranno adattarsi, hanno detto dirigenti del settore nel corso de Reuters Media and Advertising Summit svoltosi nei giorni scorsi.
"Crediamo che i siti web rimpiazzeranno definitivamente gli spot di 30 secondi come espressione centrale del marchio ... nel tempo lo spot televisivo diventerà più un mezzo per rinviare la gente al tuo sito web", ha detto Brian McAndrews, amministratore delegato della società di marketing su Internet aQuantive Inc.
Si calcola che le tv raccolgano circa due terzi dei budget delle principali aziende e questa cifra nel giro di un tre anni potrebbe precipitare ad un terzo, secondo David Verklin, amministratore delegato della società di acquisti online Carat Americas, divisione di Aegis Group. Uno dei principali artefici del cambiamento sarà la pubblicità online, ha detto, che dovrebbe raddoppiare all'incirca la sua quota dall'attuale 8%, quando le aziende presteranno più attenzione alla capacità del web di comunicare messaggi ritagliati individualmente sui consumatori e di monitorarne la risposta.
Le inserzioni video sul web saranno lunghe 10 secondi, lunghezza analoga quella delle inserzioni su cellulari ed altri congegni, ha previsto.
Verklin, come altri dirigenti, ha previsto che la tv potrebbe iniziare ad assomigliare ad Internet, forse aggiungendo siti web cliccabili al posto degli spot. L'elemento di interazione potrebbe aumentare l'abilità del medium più vecchio di raggiungere gruppi di clienti più ristretti e selezionati, ha aggiunto. "La mia visione del futuro ha più inserzionisti sulla tv che mai in passato", ha detto. Potrebbero esserci un mare di novità per gli inserzionisti che hanno intrapreso la strada delle potenzialità video del web in gran parte usando gli spot di 30 secondi degli spot fatti per la televisione.
Charlie Rutman, amministratore delegato di Mpg Nordamerica, divisione di Havas Advertising, sostiene che anche la mancata efficacia dello standard pubblicitario in sé induce al cambiamento. "Lo spot di 30' secondi è ancora considerato efficace come cinque anni fa? Non credo. E' questa la ragione per cui l'attenzione della gente si sposta altrove", dice.
Fonte: Peter Henderson, www.Reuters.it
Mentre la pubblicità in Rete raccoglie una quota maggiore dei budget di marketing e le agenzie pubblicitarie ritagliano spot studiati apposta per un nuovo medium in cui l'attenzione può durare pochi secondi, le reti televisive dovranno adattarsi, hanno detto dirigenti del settore nel corso de Reuters Media and Advertising Summit svoltosi nei giorni scorsi.
"Crediamo che i siti web rimpiazzeranno definitivamente gli spot di 30 secondi come espressione centrale del marchio ... nel tempo lo spot televisivo diventerà più un mezzo per rinviare la gente al tuo sito web", ha detto Brian McAndrews, amministratore delegato della società di marketing su Internet aQuantive Inc.
Si calcola che le tv raccolgano circa due terzi dei budget delle principali aziende e questa cifra nel giro di un tre anni potrebbe precipitare ad un terzo, secondo David Verklin, amministratore delegato della società di acquisti online Carat Americas, divisione di Aegis Group. Uno dei principali artefici del cambiamento sarà la pubblicità online, ha detto, che dovrebbe raddoppiare all'incirca la sua quota dall'attuale 8%, quando le aziende presteranno più attenzione alla capacità del web di comunicare messaggi ritagliati individualmente sui consumatori e di monitorarne la risposta.
Le inserzioni video sul web saranno lunghe 10 secondi, lunghezza analoga quella delle inserzioni su cellulari ed altri congegni, ha previsto.
Verklin, come altri dirigenti, ha previsto che la tv potrebbe iniziare ad assomigliare ad Internet, forse aggiungendo siti web cliccabili al posto degli spot. L'elemento di interazione potrebbe aumentare l'abilità del medium più vecchio di raggiungere gruppi di clienti più ristretti e selezionati, ha aggiunto. "La mia visione del futuro ha più inserzionisti sulla tv che mai in passato", ha detto. Potrebbero esserci un mare di novità per gli inserzionisti che hanno intrapreso la strada delle potenzialità video del web in gran parte usando gli spot di 30 secondi degli spot fatti per la televisione.
Charlie Rutman, amministratore delegato di Mpg Nordamerica, divisione di Havas Advertising, sostiene che anche la mancata efficacia dello standard pubblicitario in sé induce al cambiamento. "Lo spot di 30' secondi è ancora considerato efficace come cinque anni fa? Non credo. E' questa la ragione per cui l'attenzione della gente si sposta altrove", dice.
Fonte: Peter Henderson, www.Reuters.it
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