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sabato, novembre 05, 2005

Le assicurazioni e gli indennizzi diretti


Il Codice delle Assicurazioni riconosce il diritto all' indennizzo diretto.

In caso di sinistro il risarcimento non dovrà più essere richiesto alla compagnia del veicolo responsabile, ma alla propria compagnia.
Questa procedura semplifica e velocizza il risarcimento, crea un rapporto diretto tra tariffa pagata e qualità del servizio ricevuto, può ridurre taluni costi per onorari professionali , e soprattutto può ridurre tutti quei costi legati ad "artificiosità" e truffe, facilitate dalla vecchia procedura.

Il costo degli interventi professionali pesa oggi sulla tariffa per il 10% ed è pari a 2 mld di euro l'anno. Sulle "artificiosità" non esistono dati, sono molto diffuse, e il loro costo potrebbe essere anche superiore (un problema denunciato anche dall' organismo di vigilanza).

L' indennizzo diretto non impedisce la possibilità di intervento dei patrocinatori, qualora la proposta di risarcimento della propria compagnia non fosse ritenuta congrua. In questo caso la cifra offerta è considerata acconto. Il fatto che la compagnia abbia un rapporto diretto con il proprio assicurato è incentivata a fare una proposta di risarcimento adeguata e non più strumentale e/o "attendista" come avveniva in tanti casi con la vecchia procedura.

Ciò che cambia rispetto al passato non sono quindi diritti degli assicurati, bensì la possibilità di richiedere onorari professionali a carico della compagnia solo a fronte di offerte di risarcimento ritenute non congrue dall' assicurato. Accuse di riduzione dei diritti degli assicurati sono dunque infondate e pretestuose, per continuare un facile business pagato apparentemente dalle compagnie, ma nella realtà caricato sulle nostre tariffe.

L' indennizzo diretto riduce quindi tutti quegli interventi ingiustificati, ad esempio una semplice lettera di richiesta di risarcimento vale un onorario pari a 20% del danno (anche gli onorari professionali andrebbero valutati secondo l' effettiva attività svolta).

Le Associazioni Consumatori apprezzano e ritengono importante il ruolo dei professionisti nel processo di liquidazione per un equo e giusto risarcimento, tuttavia non possono avallare ed intendono contrastare talune posizioni corporative che sono sia a danno della qualità del servizio, sia di ostacolo per una possibile riduzione delle tariffe.

Adiconsum, Lega Consumatori, Mdc, Movimento Consumatori, Unione Nazionale Consumatori, Adoc, chiedono per questo al Governo di:

Varare il regolamento attuativo dell' indennizzo diretto entro i 90 gg. previsti, respingendo richieste ingiustificate delle lobby;

alle Compagnie di Assicurazione di trasferire in riduzione di tariffe i minori costi derivanti dall' indennizzo diretto.

L' indennizzo diretto può consentire una riduzione media della tariffa di 50 euro e un miglioramento del servizio per gli assicurati.

3 Comments:

  • At 11:12 PM, Anonymous Anonimo said…

    NOn ho mai letto tante falsità come in questo articolo. Prima di scrivere cosa assurde tipo che una "semplice richiest di risarcimento vale un onorario pari al 20% del danno" sarebbe bene informarsi.
    Inoltre, il poter ricorrere all'assistenza legale solo dopo che la compagnia ha già fatto un'arbitraria offerta secondo voi non lede i diritti del danneggiato? Evidentemente non avete la minima idea di cosa siano i diritti.
    Se non conoscete la materia stenetevi.

     
  • At 12:52 AM, Anonymous Anonimo said…

    "L'indennizzo diretto è una conquista, non pregiudica alcun diritto, può consentire una riduzione di 50 euro sulle attuali tariffe".
    Non lo diciamo noi ma lo affermano in un comunicato congiunto Adiconsum, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori, Unione Nazionale Consumatori e Adoc che conoscono benissimo la materia e che sanno molto bene cosa siano i diritti dei consumatori.
    Se se la vuole prendere con qualcuno se la prenda con loro.

    La Redazione

     
  • At 2:28 PM, Anonymous Anonimo said…

    IL POLLO é CONTAMINATO IN TUTTO IL MONDO. Noi italiani non sappiamo se un pollo è davvero allevato in Italia, poichè appena il pulcino entra nel ns confine, anche se viene dalla Cina, gli VIENE APPLICATO IL MARCHIO ITALIANO…NON FIDATEVI DELL ‘INFORMAZIONE TELEVISIVA.
    IL POLLO UCCIDE.NON DATE CARNE AI BAMBINI
    Allevamenti intensivi, generano anche stress e quindi sono solo la “culla” delle malattie degli animali,
    e cioe’: infiammazioni intestinali che generano ogni tipo di malattie !
    Falsita’ della medicina ufficiale + Muoiono tutte le pecore Vaccinate
    ALLEVAMENTO POLLI + Danni dei Vaccini anche sugli animali (Francais)
    Muoiono TUTTE le Pecore vaccinate + Allevamenti Intensivi 2

    Vaccini, Farmaci, Alimenti INADATTI, Stabulazione FISSA, Mancanza di Spazio e Movimento,
    sono le basi ideali per avere un allevamento di animali facilmente e sicuramente malati !

    Quando avete un allevamento con animali malati chiedetevi:

    Avete mai pensato che potreste avere degli animali malati fin dalle loro origini; gli animali da chi li avete acquistati per iniziare il vs. allevamento ? perche’ TUTTI gli animali oggi venduti da decenni dagli allevatori piu’ o meno importanti, sono malati fin dalla loro “nascita-produzione”, perche’ frutto di selezione naturale e/o artificiale, che immunodeprimono gli animali stessi, per di piu’ essi vengono vaccinati e quindi la loro immunita’ si affievolisce ad ogni generazione di animali vaccinati e sono quindi intossicati da proteine pericolose.
    Gli animali che avete nel vs insediamento sono autoctoni ?
    Negli allevamenti Naturali, OCCORRE SEMPRE utilizzare gli animali autoctoni (adatti al luogo ove e’ insediato l’allevamento) SOLO essi hanno la loro salute naturale ed originale.

    Inoltre occorre alimentare il Terreno circostante ove essi pascolano e/o razzolano con l’umus adatto e preparato in modo da fornire alle radici dei vegetali in essi presenti, l’apporto energetico ed organolettico necessario affinche’ anche le piante, le erbe che crescono e/o le granaglie coltivate, siano biologicamente sane ed adatte all’alimentazione umana ed animale, solo cosi’ gli animali si rafforzano e rimangono indenni dalle malattie (aggressione di parassiti compresi).

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    Tratto da LIBERO 8 MAGGIO 2003 - By Oscar Grazioli
    Le concentrazioni di animali e le scarse condizioni igieniche sono Terreno fertile per le epidemie.
    Visto che abbiamo scritto del potenziale pericolo rappresentato dall’epidemia dell’influenza che sta mietendo milioni di vittime - pennute per il momento - in Italia, Olanda e Belgio, cominciamo questo viaggio negli allevamenti intensivi, di polli da carne, tacchini e ovaiole, ovvero nel settore avicolo.
    La cecità di una zootecnia che fa dell’intensivismo il proprio fine non solo è moralmente inaccettabile per i disagi, se non torture, causati agli animali, ma mette in serio pericolo la nostra sopravvivenza.
    Virus batteri e protozoi di solito hanno delle barriere di specie. Questo vuol dire che il tal virus colpisce la tal specie e non l’altra. Tutto questo vale fino a quando l’uomo non crea le condizioni che consentono il “salto di barriera”.
    L’enorme concentrazione di animali in pochi chilometri quadrati, una spinta produttiva che non ha confini e che implica l’uso di genetiche distorte e di trattamenti antibiotici e ormonali, il pullulare di agenti virali più o meno attenuati sotto forma di Vaccini, sono condizioni che favoriscono l’immunodepressione e l’aggressività degli agenti patogeni verso altre specie. Se poi questi organismi trovano un’elevata concentrazione di uomini in scarse condizioni igieniche, ecco creato il terreno fertile per le grandi epidemie.

    Una gallina in natura, come sa ogni contadino, d’inverno fa pochissime uova semplicemente perché la giornata è corta e manca la luce che stimola l’organismo ad ovulare.
    Oggi le galline ovaiole, stipate in allevamenti da cinque piani di gabbie con una superficie inferiore al mezzo metro quadrato per tre soggetti, arrivano a produrre quasi 300 uova in 356 giorni di vita.
    Immaginate un capannone di 60mila ovaiole dove la luce viene fornita per 16/17 ore al giorno, dove bisogna avere un montacarichi per andare a vedere cosa succede ai piani alti, dove gli animali devono mangiare 118 grammi di mangime al giorno, dove tutto è perfettamente programmato perché escano in una giornata 55mila uova, tutte con lo stesso colore del guscio e del tuorlo. Le macchine da Formula 1 sono uno scherzo al confronto.
    Questi sono i veri bolidi: organismi che il triangolo genetica, ambiente, alimentazione cerca di sostenere allungando a dismisura i propri lati.

    I rami troppo lunghi, però, si spezzano e nelle maglie di queste macchine geneticamente sublimi per capacità riproduttiva s’infilano piccoli esseri e tossine che fanno uscire di strada, i Mycoplasmi (funghi), i batteri, i virus (che sono solo proteine tossiche - NdR).
    Sapete quante vaccinazioni vengono effettuate da quando un pulcino nasce fino a 120 giorni di vita, quando la pollastra diventa gallina e produce il primo uovo ? Venti più o meno. Tre delle quali entro due ore da quando il pulcino ha abbandonato l’uovo in incubatoio.
    Se le galline piangono, i polli da carne all’ingrasso e i tacchini non ridono.
    Anni fa un’azienda estera che forniva tacchini sbagliò una linea genetica. I tacchini all’ingrasso crescevano con incrementi ponderali eccezionali, con indici di conversione che promettevano soldi a palate. Avevano dimenticato che per sopportare certi pesi ci vuole uno scheletro adatto e un baricentro preciso.
    I tacchini, oltre un certo peso, si sbilanciavano in avanti e le zampe si piegavano fino a quando il volatile non si muoveva più. Oggi riescono a muoversi (a gambe un po’ divaricate, come cow boy) pur raggiungendo, i maschi i 20 chili di peso a poco più di tre mesi d’età e con uno spazio equivalente a due mattonelle a disposizione.
    I polli da carne (broiler) hanno subito una spinta genetica analoga.
    Ormai si mandano alla macellazione femmine di 35 giorni d’età (immaginate che carne squisita) e maschi di 50 giorni del peso mostruoso di oltre tre chilogrammi di carne.

    Dove vogliamo arrivare ? Alla macellazione del pulcino il giorno dopo che è nato ?
    Possibile forse, ma non mi auguro di vedere quel giorno. Ho già visto abbastanza mostri.
    Tratto da: http://digilander.libero.it/naturalmenteit/allevamento_intensivo_polli.htm

    La pianificazione per il futuro prossimo venturo:
    Ora in tutto il mondo si stanno vaccinando anche e non solo centinaia e centinaia di milioni di volatili negli allevamenti (di tutti i tipi), cosi si preparano altre epidemie con i vaccini inoculati, per i prossimi anni, indebolendo, intossicando, ammalando quegli animali……. che serviranno da cibo per gli umani….
    Mai pensato che i virus iniettati con i vaccini potrebbero passare anch’essi alla specie umana che si nutre di essi …? cosi si incrementa il mercato dei malati……. e si gestiscono bene con nuovi farmaci + nuovi vaccini e cosi via fino alla fine della specie…..

    Sai che i polli sono allevati in spazi grandi come una scatola di scarpe e

    Sai che i polli sono malati ?

    Ogni anno, circa 450 milioni di polli destinatial consumo di carne sonoallevati in condizioni indescrivibili negli allevamenti intensivi anche italiani. Relegati in capannoni sovraffollati, i polli vivono in uno spazio vitale grande come una scatola di scarpe, trascorrendo il 75% del loro tempo immobili a terra appollaiati sui propri escrementi.
    Vengono esposti forzatamente alla luce artificiale fino a 23 ore al giorno: questo altera il loro normale ciclo giorno-notte, spingendoli a mangiare di più e a crescere più in fretta.
    In queste condizioni, i polli raggiungono il peso di 3 kg in meno di due mesi e sono pronti per essere macellati. L’obiettivo primario dell’allevamento intensivo è ridurre i tempi e i costidi produzione, accelerando al massimo la crescita degli animali, a danno della loro salute.
    Dermatiti, zoppie, rotture delle zampe, infezioni, asciti, collassi cardiaci, sofferenze e altre gravi malattie sono la realtà quotidiana di questi allevamenti.

    Veri e propri lager, nei quali i polli sono considerati prodotti e non esseri viventi che soffrono e si ammalano.
    Le crisi sanitarie negli allevamenti intensivi sono ricorrenti, come testimonia l’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’influenza aviaria: malattia che ha determinato solo in Italia la morte di decine di milioni di polli e nell’est asiatico ha assunto forme trasmissibili all’uomo e provocato la morte di decine di persone. Ma non c’è solo l’influenza aviaria.
    L’elevata densità e un’esasperata selezione genetica, tesa ad accelerare la crescita e a sviluppare il petto (parte più richiesta dai consumatori), provocano altre gravi patologie.
    Le ossa non riescono a crescere alla stessa velocità dei muscoli:
    a 2 settimane di vita il pollo fa fatica a muoversi.
    a 30 giorni sono frequenti le rotture delle zampe.
    Sono inoltre diffuse dermatiti, infezioni ed asciti.
    La cura di queste malattie richiede l’uso farmaci e vaccini, ma specialmente di antibiotici, somministrati collettivamente a tutti gli animali, anche a quelli sani.
    Alcuni farmaci antibiotici sono utilizzati per gonfiare i muscoli di acqua, ottenendo carni più tenere. Queste sostanze possono rimanere come residui nelle carni e costituire un rischio per la salute umana.
    I polli degli allevamenti intensivi sono stravolti geneticamente, trasformati in macchine da carne, solo per ragioni economiche.
    Tratto da www.infolav.org

     

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