Acquisti online, in Europa più degli Usa
Ecommerce, l’Europa lo usa più dell’America, i libri in testa
E’ una fonte inesauribile di sorprese l’ecommerce. Non solo sta crescendo, a livello mondiale, ben oltre le più rosee aspettative e, seppure con un po’ di ritardo rispetto alle utopie sognate ai tempi della bolla Internet, i numeri che sta iniziano a mettere assieme sembrano davvero ricordare quelli che circolavano attorno quattro o cinque anni fa. Solo che stavolta sono veri.
Li certifica la AC Nielsen, che ha appena resi noti i risultati di un’indagine condotta a livello mondiale, in oltre 20 mila interviste in tutti e cinque i continenti. Emerge che ormai il 10% dell’intera popolazione mondiale ha effettuato almeno un acquisto online: e si sta parlando di 627 milioni di persone. L’ecommerce è dunque un fenomeno ormai planetario. La seconda sorpresa è che alle spalle della Corea del Sud, il paese più cablato a banda larga del mondo, ovviamente in testa a tutte le classifiche, non ci sono gli Stati Uniti ma i maggiori mercati europei.
In Germania, Austria e Regno Unito il 95% degli utenti di Internet ha effettuato almeno un acquisto online, mentre il numero corrispondente negli Usa è 89%, dato che li colloca all’11esimo posto nella classifica. Questo quanto alla frequenza, ma si potrebbe sempre pensare che un acquisto una tantum non fa ancora un mercato. E proprio per questo è ancora più significativo il dato sugli acquisti effettuati nell’ultimo mese.
Anche qui l’Europa è sopra gli Stati Uniti. Nel Vecchio Continente, la media è stata di 5 acquisti nel mese precedente (la ricerca è stata condotta la scorsa primavera), gli Usa sono fermi a 4, come la Corea del Sud, e l’America Latina a 3. In testa, con 6 acquisti nell’ultimo mese ci sono tre mercati asiatici molto differenti tra di loro. Due sono mercati piccoli, Taiwan e Singapore, ma il terzo è da brividi: la Cina. Non deve stupire: in Cina forse Internet non sarà ancora diffusissima, ma gli utenti cinesi della Rete sono molto più attivi di quelli del resto del mondo.
Quanto alla tipologia degli acquisti, in testa ci sono l’entertainment e la cultura: il 34% degli acquisti online ha infatti riguardato libri, il 22% dvd, video e giochi. La musica in senso stretto, è al quarto posto, con il 18%. La seconda categoria è quella del turismo. Il 21% delle transazioni ha riguardato biglietti aerei e il 14% la prenotazione di alberghi e viaggi. Tra gli altri beni di consumo la tipologia più acquistata è il vestiario: abiti, scarpe e accessori sono stati comprati dal 20% degli utenti della Rete, gli strumenti elettronici dal 17% e i computer dal 16%.
I biglietti per eventi e spettacoli sono al 12% e i generi alimentari al 10%. In Italia, secondo i dati presentati allo Smau dal Politecnico di Milano e da Assinform il fatturato dell’ecommerce B2c raggiungerà a fine anno i 2,8 miliardi di euro, con una crescita del 40% nonostante il clima economico tutt’altro che favorevole ai consumi.
L’Italia continua a fare scuola in materia di marketing applicato alla telefonia cellulare. Dopo aver esportato in tutto il mondo le carte prepagate adesso tocca ad un’altra iniziativa.
La filiale britannica di 3 ha infatti adottato la settimana scorsa l’iniziativa pensata in Italia dalla società cugina guidata da Vincenzo Novari di mettere sul portale mobile delle clip da 30 secondi realizzate dagli utenti, che riceveranno un penny ogni volta che il loro minifilm verrà scaricato da altri utenti.
STEFANO CARLI da Repubblica.it
E’ una fonte inesauribile di sorprese l’ecommerce. Non solo sta crescendo, a livello mondiale, ben oltre le più rosee aspettative e, seppure con un po’ di ritardo rispetto alle utopie sognate ai tempi della bolla Internet, i numeri che sta iniziano a mettere assieme sembrano davvero ricordare quelli che circolavano attorno quattro o cinque anni fa. Solo che stavolta sono veri.
Li certifica la AC Nielsen, che ha appena resi noti i risultati di un’indagine condotta a livello mondiale, in oltre 20 mila interviste in tutti e cinque i continenti. Emerge che ormai il 10% dell’intera popolazione mondiale ha effettuato almeno un acquisto online: e si sta parlando di 627 milioni di persone. L’ecommerce è dunque un fenomeno ormai planetario. La seconda sorpresa è che alle spalle della Corea del Sud, il paese più cablato a banda larga del mondo, ovviamente in testa a tutte le classifiche, non ci sono gli Stati Uniti ma i maggiori mercati europei.
In Germania, Austria e Regno Unito il 95% degli utenti di Internet ha effettuato almeno un acquisto online, mentre il numero corrispondente negli Usa è 89%, dato che li colloca all’11esimo posto nella classifica. Questo quanto alla frequenza, ma si potrebbe sempre pensare che un acquisto una tantum non fa ancora un mercato. E proprio per questo è ancora più significativo il dato sugli acquisti effettuati nell’ultimo mese.
Anche qui l’Europa è sopra gli Stati Uniti. Nel Vecchio Continente, la media è stata di 5 acquisti nel mese precedente (la ricerca è stata condotta la scorsa primavera), gli Usa sono fermi a 4, come la Corea del Sud, e l’America Latina a 3. In testa, con 6 acquisti nell’ultimo mese ci sono tre mercati asiatici molto differenti tra di loro. Due sono mercati piccoli, Taiwan e Singapore, ma il terzo è da brividi: la Cina. Non deve stupire: in Cina forse Internet non sarà ancora diffusissima, ma gli utenti cinesi della Rete sono molto più attivi di quelli del resto del mondo.
Quanto alla tipologia degli acquisti, in testa ci sono l’entertainment e la cultura: il 34% degli acquisti online ha infatti riguardato libri, il 22% dvd, video e giochi. La musica in senso stretto, è al quarto posto, con il 18%. La seconda categoria è quella del turismo. Il 21% delle transazioni ha riguardato biglietti aerei e il 14% la prenotazione di alberghi e viaggi. Tra gli altri beni di consumo la tipologia più acquistata è il vestiario: abiti, scarpe e accessori sono stati comprati dal 20% degli utenti della Rete, gli strumenti elettronici dal 17% e i computer dal 16%.
I biglietti per eventi e spettacoli sono al 12% e i generi alimentari al 10%. In Italia, secondo i dati presentati allo Smau dal Politecnico di Milano e da Assinform il fatturato dell’ecommerce B2c raggiungerà a fine anno i 2,8 miliardi di euro, con una crescita del 40% nonostante il clima economico tutt’altro che favorevole ai consumi.
L’Italia continua a fare scuola in materia di marketing applicato alla telefonia cellulare. Dopo aver esportato in tutto il mondo le carte prepagate adesso tocca ad un’altra iniziativa.
La filiale britannica di 3 ha infatti adottato la settimana scorsa l’iniziativa pensata in Italia dalla società cugina guidata da Vincenzo Novari di mettere sul portale mobile delle clip da 30 secondi realizzate dagli utenti, che riceveranno un penny ogni volta che il loro minifilm verrà scaricato da altri utenti.
STEFANO CARLI da Repubblica.it
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