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domenica, ottobre 02, 2005

"Indie", la musica indipendente


La musica, quella autentica e spontanea, libera da schemi precostituiti e da mode, indipendente per scelta o perché distaccata dalle formule del successo commerciale, ha i suoi autori, i suoi artisti, i suoi estimatori.

Così Rai Trade ed Helikonia hanno deciso di contribuire a dare vita ad “INDIE”, una testata che ne agevoli la comunicazione capace di sviluppare un percorso musicale alternativo, una nuova risposta alle difficoltà distributive e promozionali per artisti e gruppi che si autoproducono, per quelli che hanno notorietà e consenso per la qualità delle loro proposte musicali.

Indie, la musica indipendente, è un mensile che proporrà notizie e informazioni sul mondo dei produttori indipendenti e un CD inedito o una compilation storica integrata dalle ultime novità di artisti e gruppi noti, di musicisti di grande qualità nel genere etnico, rock, pop e nella musica d’autore.

La rivista (7,90 € al pubblico) sarà particolarmente mirata, darà spazio e comunicazioni su festival, rassegne e artisti, interviste a personaggi, notizie dalle associazioni di categoria e da organizzazioni di produttori indipendenti. Proverà ad essere un contributo e un pungolo per sollecitare quanto più possibile l’attenzione verso la musica di qualità, d’autore e indipendente.

“SciàScià”, il cd in edicola già dal 23 settembre scorso comprende opere di Dario Fo, Enzo Gragnaniello e Nuove Nacchere Rosse.

È l’estate del 1975. Nello stabilimento dell’Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco il fermento politico si alterna alle feste popolari al ritmo delle tammurriate. Ben presto attorno alla figura di Salvatore Alfuso, detto Sciascià, si organizza un collettivo formato da compagni di fabbrica, studenti e disoccupati: l’idea è riscrivere, al ritmo di nacchere e tammorre, canzoni che parlano di lavoro e della voglia di cambiare il mondo. Dopo tante riunioni attorno al focolare e con i bicchieri di vino sempre pieni, il collettivo sceglie il nome “Nacchere Rosse”.

Il gruppo interviene nelle fabbriche, nelle scuole e nelle piazze assumendo posizioni forti contro il potere, con spettacoli fatti di canzoni e teatro satirico. Nel 1981, per una malattia, Sciascià esce per sempre dal gruppo lasciando un vuoto incolmabile.
Nel trentennale delle Nacchere Rosse, ecco “SciaScià”, un CD interamente autoprodotto e autofinanziato. “Ci siamo rincontrati con la voglia di riprenderci la storia, ritornando ad esprimerci con le nostre canzoni, mettendo da parte la nostalgia e confrontandoci con la realtà, oggi luogo di grande confusione spesso generata da falsi profeti della politica, della cultura e dell’arte”.

Punto di forza di questo progetto la partecipazione sentita e spontanea di Dario Fo. Il Premio Nobel ha offerto il suo enorme contributo artistico cantando, per la prima volta dopo oltre 20 anni, in un lavoro discografico dove antichi brani medievali s’incontrano con i canti a distesa, con le dolci nenie di una dimensione perduta, con le percussioni metalliche dei bidoni che rievocano
l’assordante frastuono della fabbrica. Qui la “musica militante” delle Nacchere Rosse si interseca con la voce ieratica di Dario Fo.

Il CD, in vendita al pubblico a 7,90 €, comprende 13 brani, di cui sette canzoni ispirate a laudi e canti della tradizione popolare italiana medievale, interpretate da Fo con il suo formidabile grammelot e sorrette da un elegante tappeto sonoro realizzato dalle Nacchere Rosse.

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